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Rincaro del gas al 723%, allarme delle imprese sulla produzione

News nazionali
18 gennaio 2022

 

Un allarme che riguarda il sistema industriale italiano: l’aumento delle materie prime, e in particolare la crescita vertiginosa di gas ed energia elettrica <<rischiano di bloccare le imprese>>. Per il Centro studi di Confindustria l’aumento è <<insostenibile in termini di competitività>>. C’è in gioco il futuro dell’Italia come paese manifatturiero e la perdita irreversibile di molte quote di mercato. Il balzo del gas è arrivato in Europa a +723% del livello pre crisi, contro un +66% negli Stati Uniti. Un trend dovuto ad una effettiva scarsità e alle questioni geopolitiche. L’impennata ha fatto lievitare i costi energetici delle imprese: 37 miliardi è la previsione per il 2022, contro gli 8 del 2019. E non è solo il gas, occorre considerare anche gli aumenti delle altre materie prime. Una tempesta perfetta che ci penalizza anche in confronto ai competitor: il prezzo della bolletta è più alto rispetto a Francia e altri paesi, a seguito delle policy che all’estero sono state adottate. Occorrono azioni, congiunturali e strutturali, una visione strategica che integri politica energetica e industriale.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Nicoletta Picchio (pag. 3)