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Caro energia, Cingolani: dobbiamo fare i conti col gas, serve una riflessione sul mix

News nazionali
8 ottobre 2021

Il caro energia è stato affrontato ieri al Consiglio dei ministri dell'Ambiente UE, su richiesta dei governi di Grecia, Polonia e Spagna – tre delegazioni che hanno presentato documenti con analisi e proposte in merito. Il dibattito si è tenuto nella sessione pomeridiana ed è durato circa un'ora. In generale, c'è condivisione sul fatto che le politiche per la transizione energetica non sono la causa ma la soluzione del problema, pur con accenti diversi. Per l'Italia è intervenuto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani che ha parlato sostanzialmente di gas. Anche Cingolani ha sottolineato che la crisi non ha niente a che vedere con la transizione ecologica, visto che l'80% dell'aumento è dovuto al gas. L'Italia, ha detto, consuma circa 73 miliardi di mc l'anno e ne produce 5 “ma anche se potessimo produrre di più questo ci farebbe risparmiare sul trasporto ma non cambierebbe sostanzialmente il picco del prezzo”. Ha poi ricordato l'entità degli aumenti dei prezzi, pari al 20% in luglio, con un impatto di 3 miliardi di euro, e del 40% in ottobre, pari a 9 miliardi. Quanto al pacchetto Fit for 55, nella sessione mattutina si è discusso delle iniziative che rientrano nel mandato del Consiglio Ambiente, e cioè la riforma dell'Ets, il regolamento sulla condivisione degli sforzi, quello sull'uso del suolo (Lulucf), i limiti di emissione di CO2 per auto e furgoni e il Fondo sociale per il clima. “A causa della natura trasversale del pacchetto, possiamo aspettarci che le discussioni siano complesse e, realisticamente, che richiedano molto tempo”, ha detto Andrej Vizjak, ministro sloveno dell'Ambiente, presidente di turno. Il dibattito si è concentrato sull'equilibrio e sulle interconnessioni tra le varie proposte, nonché sul loro contributo all'accresciuta ambizione climatica dell'UE. I ministri hanno espresso il loro parere sulla distribuzione degli sforzi tra e all'interno degli Stati membri e dei diversi settori economici coinvolti e sull'impatto delle proposte sui cittadini. Il dibattito ha affrontato in particolare l'estensione dell'Ets all'edilizia e ai trasporti. In questa sessione non è intervenuto il ministro Cingolani.

 Fonte: Staffetta Quotidiana