Eni&C, corsa all’eolico offshore

News internazionali
1 ottobre 2021

Ci sono Eni, Saipem, Fincantieri e poi Agnes, Ansaldo energia, Falck renewables, Sorgenia, Vestas. Sono solo alcuni dei gruppi e consorzi industriali che corrono per l’eolico offshore, dopo l’invito pubblico del Ministero della Transizione ecologica. Gli incontri bilaterali per esaminare i singoli progetti presentati sono appena partiti, preceduti da una riunione plenaria con il capo di gabinetto Roberto Cerretto, convinto che l’offshore sia uno dei passaggi che porteranno alla transizione energetica. Il piano ora passa alla conferenza unificata per giungere quanto prima all’intesa prevista per l’adozione. È la fine del lungo stop imposto dal decreto cosiddetto blocca-trivelle che secondo i sindacati di settore ha rischiato di compromettere definitivamente le estrazioni in Italia. Non sorprende quindi la concomitanza del Pitesai e dell’avvio dei lavori per accelerare l’eolico offshore, quasi il secondo dovesse bilanciare il primo. Intanto Eni e l’Irena, l’Agenzia per le energie rinnovabili, hanno firmato un accordo di partnership triennale, per collaborare nella promozione delle rinnovabili e per accelerare la transizione energetica, in particolare nei paesi esportatori di fonti fossili.

Fonte: MF – Angela Zoppo (pag. 2)

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