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Perché il Grande gioco della transizione ecologica passerà dall’Afghanistan

News nazionali
29 settembre 2021

La transizione ecologica è anche una transizione minerale determinata dal fabbisogno delle materie prime necessarie a produrre pale eoliche, pannelli solari, e veicoli elettrici. L’Afghanistan è seduto su ricchissimi giacimenti di minerali cruciali per la transizione. Con il ritiro degli Stati Uniti, Pechino può offrire ciò di cui Kabul ha più bisogno per sfruttare al meglio queste risorse. L’Afghanistan è storicamente una terra di tesori, da tutti i punti di vista, e i talebani hanno ripreso il controllo anche di questi, in particolare delle risorse naturali del paese: rame, oro, petrolio, gas naturale, uranio, litio, cromo, piombo, zinco e molte altre. Una stima approssimativa di anni fa stimava questo patrimonio nell’ordine del milione di milioni di dollari. Un rapporto della Iea (international energy agency) fa il punto sul ruolo fondamentale di alcuni minerali critici per la transizione verso fonti energetiche più pulite del petrolio e del carbone. Il fabbisogno di minerali critici varia tra le diverse tecnologie per l’energia pulita. Per Forbes i cinque grandi metalli di transizione sono rame, alluminio, nichel cobalto e litio. L’Afghanistan è seduto su giacimenti ricchissimi, e chi riuscirà ad estrare queste materie prime dal suolo potrà condividere la ricchezza con i talebani. Con il ritiro degli Usa, Pechino può offrire ciò di cui Kabul ha bisogno: imparzialità politica e investimenti economici.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Gianmarco Ottaviano (pag. 17)