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La CO2 e il boom dei certificati di emissione

News internazionali
12 settembre 2021

I certificati di emissione di CO2, specie quelli europei i cui prezzi nei primi 8 mesi del 2021 sono balzati da 33 a 62 euro, stanno attirando sempre di più l’attenzione degli investitori. Lo si deve alla decisione dell’UE di alzare dal 40% al 55% il target sulla riduzione di gas serra entro il 2030. Per  perseguire tale obiettivo, la Commissione Europea ha presentato una proposta normativa (fit-fo-55). Le principali riforme riguarderebbero l’estensione del sistema al trasporto marittimo e l’innalzamento del target di riduzione delle emissioni dei settori interessati, da realizzare abbassando più del previsto il tetto sulle quote offerte annualmente. Il business dei certificati non è limitato all’UE: altri Paesi hanno già da anni sistemi di scambio delle quote e molti si stanno affacciando sul mercato. Nel 2020 il valore di mercato globale della CO2 è cresciuto del 23% e secondo alcuni analisti per il 2050 raggiungerà i 22mila miliardi di dollari e dovrebbe sorpassare il mercato del petrolio già entro il 2030. L’impennata dei prezzi, però è segnale che abbattere le emissioni è molto costoso per le nostre economie ancora troppo dipendenti da fonti fossili e le risorse stanziate da Bruxelles per il green deal rischiano di non bastare.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Marcello Minenna (pag. 14)