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Ten-E, le proposte di Girotto: “Escludere il gas”

News nazionali
26 giugno 2021

Lo schema di risoluzione sul regolamento Ten-E proposto dal relatore della commissione Industria del Senato, Gianni Girotto, è in buona parte in linea con il parere approvato il mese scorso dalla commissione Ambiente di Palazzo Madama, ma con una fondamentale differenza: se la XIII ha chiesto di rivedere l’esclusione delle infrastrutture gas dai Pci finanziabili con Ten-E, la X accoglie invece “con favore la proposta della Commissione europea di eliminare la categoria delle infrastrutture energetiche basate sui combustibili fossili, incluso il gas naturale”. In aggiunta, la proposta di Girotto chiede in merito ai progetti per le reti intelligenti “una definizione maggiormente chiara dei gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio” e di “valutare la rimozione dell’integrazione del gas con idrogeno rinnovabile, suscettibile di alimentare usi finali per i quali già esistono ulteriori opzioni di decarbonizzazione che risultano più efficaci ed efficienti, nonché di creare effetti di lock-in rispetto alle tecnologie basate sul gas”. Come già richiesto dalla commissione Ambiente, la proposta di Girotto auspica l’eliminazione del requisito di “mercato interno dell’energia che funzioni correttamente” per i Progetti di interesse reciproco (Pir), allo scopo di “non determinare l’esclusione di numerosi Paesi non-Ue che si affacciano sul Mediterraneo”. In riferimento alle iniziative ammissibili alle liste Pci, lo schema di risoluzione chiede l’inclusione delle linee a media tensione fino a 150 kV, di stoccaggi di dimensioni minime minori rispetto a quanto proposto dalla Commissione e dei progetti a bassa tensione. La proposta di Girotto suggerisce infine di “valutare l’eliminazione del requisito della partecipazione obbligatoria dei Tso quando un Dso agisce come promotore del progetto”, di conferire ai regolatori nazionali il potere di rigetto delle istanze dei promotori qualora i progetti non rispondano “a solidi criteri di economicità” e di “inserire la progettazione dei sistemi offshore nell’alveo della medesima governance applicata a tutti gli altri soggetti, in particolare nel Tyndp”.

Fonte: Quotidiano Energia