Per la prima volta al mondo, l’Unione Europea adotterà un dazio ambientale, ossia una specie di imposta che andrà a colpire i beni industriali importati sul territorio comunitario e la cui produzione ha provocato particolari volumi di emissioni nocive. L’accordo è stato trovato dal Parlamento e dal Consiglio ieri mattina, ma l’entrata in vigore dipenderà da una riforma del mercato delle emissioni nocive, ancora oggetto di negoziato. Nei fatti, l’obiettivo del dazio è di prevenire il dumping ecologico, ovvero il trasferimento in Paesi terzi della produzione inquinante di imprese europee.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Beda Romano (pag. 14)
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Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore