Gas in rialzo e petrolio in ribasso, mentre i piani sui “price cap” prendono forma e si alza il velo sulle soglie di prezzo che si ipotizza di adottare come barriera, nel primo caso per evitare eccessivi rincari che si ripercuoterebbero sulle bollette e nel secondo caso per limitare le entrate di Mosca senza però rischiare carenze di greggio. Su entrambi i fronti però ci sono forti critiche, e gli ultimi sviluppi sembrano già esercitare una certa influenza sui mercati: sembra esserci un nesso tra il crollo del petrolio del 4% e le indiscrezioni circolate sul “price cap” da imporre ai russi a partire dal 5 dicembre.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 6)
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