Più tasse sui profitti delle società dell’energia gonfiati dall’inflazione. Il nuovo decreto aiuti mette in campo un esempio di redistribuzione. Il piano pratico però rischia di travolgere la misura e ridurla fortemente. Il rischio è quello del ricorso degli interessati. L’intervento si concentra sulla quota extra ed è limitato nel tempo ma il meccanismo per misurare i profitti straordinari si basa su presunzioni di bilanci che usciranno tra un anno. I problemi sono due: il fatto che l’imponibile Iva non cresce solo per l’aumento dei prezzi e l’orizzonte temporale del calcolo.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Gianni Trovati (pag. 2)
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Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore