Eni, gas e petrolio finanziano la transizione verde. Per Saipem non ancora
Per ENI e SAIPEM venerdì è stato il giorno di conti semestrali, ma non sono andati proprio allo stesso modo. Il rimbalzo dei prezzi petroliferi (+136% rispetto ad un anno prima) traina anche i conti semestrali di ENI e consente di raddoppiare a 0,86 euro la cedola 2021 per gli azionisti, compreso il Tesoro che tramite CDP detiene il 30,3% del capitale. E questo gli permetterà di accelerare gli investimenti nelle rinnovabili. Di fatto, la produzione di idrocarburi finanzia gli investimenti nella green economy. Per SAIPEM, il percorso verso la transizione è ancora da definirsi. Anche perché il business tradizionale legato agli idrocarburi non va così bene. La semestrale è in rosso per 779 milioni e i ricavi sono in calo del 13% a 3,2 miliardi. In negativo anche l’ebitda adjusted per 266 milioni, positivo per 355 milioni nel primo semestre del 2020. SAIPEM da qualche anno sta cercando di spostarsi sui lavori di ingegneria non legati necessariamente all’energia, oltre alle rinnovabili.
Fonte: La Repubblica - Andrea Greco e Luca Pagni (pag. 26)