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L’Europa tra il Gnl Usa e il gas russo

 

La crisi Russia-Ucraina e le tensioni sui mercati energetici europei hanno riportato al centro della scena mondiale il gas naturale, fonte che sembrava destinata fino a pochi mesi fa a un rapido declino. Il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha intanto annunciato oggi a Mosca, al termine di un incontro con l’omologo Sergey Lavrov, che è in preparazione una visita del premier Mario Draghi in Russia “al più presto possibile”. Sullo scacchiere del gas si stanno muovendo anche i Paesi produttori cui la Commissione Ue ha chiesto espressamente aiuto per superare l’attuale crisi degli approvvigionamenti ed eventuali interruzioni delle forniture dovute a un’escalation del conflitto russo-ucraino. Tra questi, oltre naturalmente agli Usa, figurano Qatar, Egitto, Azerbaijan, Algeria e Nigeria. E proprio Algeria e Nigeria hanno firmato ieri una accordo tripartito con il Niger per la realizzazione del progetto Trans-Saharan Gas Pipeline, gasdotto di oltre 4.100 km dal Golfo di Guinea al Mediterraneo in discussione dal 2009.

Fonte: Quotidiano Energia