Il Pitesai dovrebbe favorire la crescita della produzione nazionale ma di fatto l’ostacola, perché il piano non si capisce e perché ha bisogno di decreti attuativi e di molte interpretazioni. L’obiettivo di raddoppiare la produzione con tutti i vincoli che si intravedono, oltre a quelli nascosti, appare quantomeno ambizioso. In Italia , sotto terra, abbiamo riserve per 200 miliardi di metri cubi che, al prezzo di ieri, valgono 160 miliardi di euro: lasciarle sotto è un delitto economico che occorre denunciare, ci fosse una magistratura economica.
Fonte: La Stampa – Davide Tabarelli (pag. 11)
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Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore