L’Arera ha comunicato la messa a terra del taglio degli oneri per le imprese con potenza pari o superiore a 16,5 kW come previsto dal decreto sostegni ter. Il collegio ha altresì avviato il percorso per dar seguito alla norma che prevede meccanismo a due vie per recuperare eventuali extraprofitti dai produttori di energia rinnovabile a fronte della fissazione di un “prezzo equo” per la cessione. Una prima bozza del documento potrebbe arrivare nelle prossime settimane, per poi valutare gli step successivi. Si tratterà di decidere se sottoporre o meno il testo alla consultazione degli operatori. L’Arera avrà a disposizione un mese per arrivare al traguardo, anche se bisognerà tenere conto delle eventuali modifiche. La decisione verrà anche presa sulla base degli sviluppi del DL in parlamento.  La delibera di ieri dettaglia il taglio degli oneri nel primo trimestre. Secondo i primi calcoli per una pmi che paga circa 300 euro a megawattora, il risparmio dovrebbe essere di 40 euro. Per un’azienda che ne impiega 100 circa 1300 euro. Una piccola boccata d’ossigeno in attesa di misure di più lungo respiro. Anche ieri il tavolo della domanda ha sollecitato urgenti misure di medio termine a partire dalla richiesta si incremento della produzione nazionale di gas.  

Fonte: Il Sole 24 Ore – Celestina Dominelli (pag. 2)