Viste le prime mappature ancora approssimative, il Piano regolatore dei giacimenti bloccherà perfino giacimenti come Argo e Cassiopea, gli investimenti di Energan, come i progetti per raddoppiare l’estrazione dai giacimenti che impregnano le rocce sotto il fondale dell’Adriatico o il sottosuolo nelle pianure. Il Pitesai è uno strumento per dare forma istituzionale all’obiettivo si bloccare le trivelle. Approvato il 16 dicembre dalla conferenza unificata si attende ora la pubblicazione. La fotografia di tre anni fa è invecchiata davanti alla crisi energetica e il Pitesai non si cristallizzerà su un passato ormai remoto e inapplicabile. Serviranno correzioni per consentire bollette più leggere per famiglie e imprese. I ministri dello sviluppo economico e della transizione ecologica vogliono raddoppiare rapidamente la stanca produzione nazionale di gas. Senza investimenti (non consentiti dal Pitesai) i grandi giacimenti si stanno disseccando e nel 2021 si estrarranno meno di 3,5 miliardi di metri cubi. Servono autorizzazioni lampo per giacimenti ma anche i collegamenti alla rete di gasdotti. L’obiettivo è quello di ridurre le tariffe per imprese e famiglie.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Jacopo Giliberto (pag. 7)