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Aiuti di Stato energia e ambiente, le proposte del Governo italiano

News internazionali
9 gennaio 2021

Il Governo risponde per la prima volta a una consultazione Ue sul settore energetico. E lo fa a 360 gradi, spaziando dalle aste Fer allo storage, dagli energivori alle Esco, dalla mobilità sostenibile all’idrogeno fino alla cogenerazione. Proponendo anche una procedura accelerata per gli iter di approvazione da parte di Bruxelles. Il dipartimento Politiche europee della Presidenza del Consiglio ha inviato infatti la “posizione italiana” nell’ambito della “inception impact assessment” sulla revisione delle linee guida sugli aiuti di Stato all’energia e all’ambiente e dei nuovi articoli da 36 a 49 del regolamento 651/2014 “General Block Exemption” (Gber) ad esse collegati, lanciata dalla Commissione lo scorso novembre e conclusasi ieri. La posizione del Governo, firmata dal coordinatore dell’Ufficio per il coordinamento in materia di aiuti di Stato Valerio Vecchietti, rileva innanzitutto che, “considerati gli ambiziosi obbiettivi al 2030”, è “importante rivedere il meccanismo delle aste per gli incentivi riferiti a nuove/diverse tecnologie da fonti rinnovabili con costi molto alti”. In via generale, il documento del Governo chiede di includere nelle linee guida due misure prese per contrastare la pandemia di Covid-19: distinzione tra aiuti al funzionamento e agli investimenti e iter accelerato (“fast- track”) per le procedure di approvazione da parte della Commissione delle notifiche degli Stati membri, “in considerazione del fatto che il raggiungimento degli obiettivi del Green deal possa essere considerato prioritario come di comune interesse europeo”. La Commissione prevede di adottare entro la fine dell’anno le nuove norme sugli aiuti di Stato all’energia e all’ambiente, che si applicheranno dal 1º gennaio 2022.

Fonte: Quotidiano Energia