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Energia, l’industria reclama una strategia: Italia penalizzata

News nazionali
8 gennaio 2022

 

Aurelio Regina, delegato del presidente di Confindustria per l’energia, si mostra preoccupato per l’evoluzione del dibattito europeo sull’energia e per il vertiginoso aumento dei prezzi. La tassonomia verde proposta dalla Commissione UE, infatti, omette di considerare il gas anche destinato ai processi di trasformazione industriale, con ciò andando incontro alle esigenze di Germania e Francia, nostri principali competitori manifatturieri. Sul fronte dei prezzi, ci sono settori dell’industria italiana, come la siderurgia, la ceramica, la carta, che stanno sospendendo turni di produzione per i costi e la scarsità di energia. Al netto degli interventi spot, secondo Regina occorre affrontare la questione energetica ad ampio raggio, facendo presenti a Bruxelles le nostre istanze sulla tassonomia e su tutta la transizione energetica, sul costo del trasporto del gas. Ad oggi resta troppo forte la dipendenza dalla Russia mentre l’Italia ha perso l’occasione di essere l’hub europeo per il gas. Tuttavia è rilevante il ruolo del Tap, finalmente operativo, e vi sono grandi potenzialità dal pieno sfruttamento dei giacimenti attuali senza ricorso alle trivelle.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Nicoletta Picchio (pag. 10)