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Pacchetto gas-idrogeno, le indicazioni dei regolatori Ue

News internazionali
22 dicembre 2021

 

“Una transizione energetica di successo non deve solo soddisfare gli obiettivi di decarbonizzazione, ma anche le legittime aspettative dei consumatori di disporre di servizi energetici affidabili e convenienti”. Lo hanno voluto ribadire Acer e Ceer in un position paper congiunto sul pacchetto gas-idrogeno presentato la settimana scorsa dalla Commissione Ue, che secondo l’Agenzia e il Consiglio dei regolatori energetici europei deve “garantire condizioni di parità” e “responsabilizzare e proteggere i consumatori”. Lato idrogeno, Acer e Ceer ritengono che in una fase iniziale dovrebbero essere definiti alcuni principi fondamentali di mercato e normativi, con possibili requisiti minimi per gli Stati membri. I principi del mercato dell’H2 dovrebbero essere i medesimi adottati per il modello aperto e competitivo dei mercati dell’energia, distinguendo chiaramente tra le attività basate sul mercato (produzione/approvvigionamento) e quelle di monopolio naturale (trasmissione/distribuzione). Andrebbe quindi sostenuta la separazione proprietaria per i futuri operatori di infrastrutture di trasporto dell’H2, introducendo un unbundling almeno contabile tra attività di mercato e monopolio naturale adeguato al livello di maturità del settore. L’accesso dei terzi alle reti H2 dovrebbe essere regolato dagli Stati membri, in analogia con le norme sullo stoccaggio gas. Acer e Ceer riconoscono tuttavia la necessità di un approccio “graduale e flessibile” in situazioni specifiche, con eccezioni alle norme sull’accesso terzi per i sistemi di distribuzione chiusi e per abilitare le linee dirette. Per l’unbundling, potrebbero essere concesse esenzioni “temporanee e limitate nel tempo” a “condizioni rigorose” valutate dai regolatori nazionali “tenendo conto delle situazioni di ciascun Paese”. I mercati dell’H2 dovrebbero essere inoltre “monitorati periodicamente”, al fine di valutare il loro sviluppo e, se necessario, introdurre una maggiore regolazione. Un’ulteriore integrazione del mercato del gas, infatti, potrebbe essere ottenuta attraverso un’applicazione flessibile delle norme previste dai codici di rete per le tariffe transfrontaliere, ad esempio consentendo di ridurre il prezzo di riserva nell’assegnazione della capacità cross-border sulla base di un accordo tra i regolatori nazionali interessati. Più integrato dovrebbe essere anche l’approccio allo sviluppo delle infrastrutture, sia in relazione ai diversi livelli della catena di approvvigionamento (verticale) che ai vettori energetici (orizzontale), coerentemente con il nuovo regolamento Ten-E.

Fonte: Quotidiano Energia