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Cite, primo ok al Piano per la transizione ecologica

News nazionali
30 luglio 2021

Si è svolta ieri a Palazzo Chigi la seconda riunione del Comitato interministeriale per la transizione ecologica – Cite, che ha discusso e approvato la Proposta di piano per la transizione ecologica. Sulla Proposta, si legge in una nota di Palazzo Chigi, verrà acquisito il parere della Conferenza unificata e delle competenti commissioni parlamentari. Successivamente il Piano sarà approvato in via definitiva dal Cite. Dati i concomitanti impegni istituzionali del presidente del Consiglio, la seduta è stata presieduta dal ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Erano presenti alla riunione i ministri dell'Economia e delle finanze, Daniele Franco, delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, del Lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, e la vice ministra Alessandra Todde per il ministero dello Sviluppo economico. Cingolani, sottolinea il comunicato, ha illustrato la Proposta di piano, evidenziando che rappresenta il frutto di un grande e collegiale lavoro di squadra. Il documento intende fornire un inquadramento generale della strategia per la transizione ecologica, dare un quadro concettuale che accompagni gli interventi del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e promuovere una riflessione su questi temi di grande impatto culturale, tecnologico e socio-economico. Il documento contiene l'individuazione degli obiettivi generali, del percorso metodologico e dei target da raggiungere. Individua un primo set di indicatori, condivisi anche a livello internazionale ed europeo, che costituiranno il riferimento essenziale per la valutazione delle azioni previste. Gli obiettivi generali da raggiungere, sottolinea il Governo, sono coerenti con gli impegni internazionali ed europei e hanno nel 2030 il limite temporale, con un orizzonte al 2050.

Fonte: Staffetta Quotidiana