La Commissione europea ha presentato oggi l’atteso “pacchetto gas”, assieme alla proposta di direttiva per la prestazione energetica degli edifici e a una comunicazione sui carbon removal. Il pacchetto, messo ora in consultazione fino al 9 febbraio, include in particolare una proposta di regolamento e una di direttiva che, ha spiegato la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson, “creano le condizioni per il passaggio dal gas naturale fossile ai gas rinnovabili e low-carbon, in particolare biometano e idrogeno, e rafforzano la resilienza del sistema del gas”. Come anticipato, le nuove regole su tariffe, accesso terzi e unbundling per i mercati di gas e idrogeno si applicheranno in due fasi, con spartiacque nel 2030. In base alla proposta di regolamento, in una prima fase i gas rinnovabili e low-carbon beneficeranno di uno sconto del 75% delle tariffe ai punti di ingresso nella rete e ai punti di ingresso e uscita degli stoccaggi. Le autorità di regolazione verificheranno l’impatto degli sconti sulle tariffe generali, mentre se il Tso interessato registrerà a seguito di tali sconti una riduzione del fatturato superiore al 10% ne condividerà l’onere con gli operatori confinanti. Per quanto riguarda la proposta di direttiva sull’efficienza degli edifici, che traduce in azione legislativa la strategia Renovation Wave presentata nell’ottobre 2020, il vice-presidente della Commissione responsabile del Green deal, Frans Timmermans, ha voluto fugare le preoccupazioni circa eventuali divieti di vendita degli immobili poco efficienti circolate nei giorni scorsi nel nostro Paese. “Bruxelles non vi dirà che non potete vendere la vostra casa se non è ristrutturata, nessun divieto di vendita o affitto per gli edifici in classe G”, ha detto Timmermans in italiano, aggiungendo che “la proposta lascia agli Stati membri la libertà di decidere quale sarà lo standard minimo”.

Fonte: Quotidiano Energia