Draghi su caro bollette: <<Compartecipazione ai costi per chi fa profitti>>
Sul caro bollette serve una soluzione strutturale che superi gli interventi a favore delle fasce più deboli. Ma una riflessione sulla materia dovrà necessariamente chiamare in causa la partecipazione ai costi di chi ha maturato profitti sull’energia. Parole dei premier Mario Draghi, che ieri in Parlamento ha affrontato i costi dell’energia presentando l’agenda dei lavori del Consiglio europeo di oggi. Per le bollette da giugno ad oggi il Governo ha stanziato più di 4 miliardi di euro per contenere l’incremento delle tariffe. Per l’anno prossimo sono stai previsti altri 3,8 miliardi di euro. Draghi ha aggiunto che questi stanziamenti <<non possono andare avanti all’infinito, quindi serve una soluzione strutturale e occorre fare una riflessione sul meccanismo dei prezzi dell’energia>>. È difficile una riflessione che non guardi ai profitti che le società hanno avuto e non chiamare alla compartecipazione dei costi comuni. I rincari riflettono anche un problema strutturale della transizione energetica. L’espansione delle rinnovabili è incompleta e al tempo stesso per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione utilizziamo meno fonti fossili come il carbone. Il risultato è una dipendenza dai combustibili per la transizione come il gas, con rischio di aumento dei prezzi. L’Italia sta cercando di trovare una soluzione al problema in sede europea, come ad esempio lo stoccaggio integrato delle scorte di gas. Draghi auspica inoltre la rapida attuazione del Terzo pacchetto gas.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Gerardo Pelosi (pag. 11)