E' quasi esclusivamente il termoelettrico, trainato dal crollo dell'import, dalla maggiore domanda power e dalla ridotta offerta rinnovabile, il fattore alla base dell'incremento a doppia cifra dei consumi italiani di gas in novembre. Secondo le elaborazioni della Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, nel mese appena concluso l'Italia ha consumato 7.697,1 milioni di mc, in aumento di oltre 1 miliardo di mc o dell'11,1% su novembre 2020 e del 12,8% sulla media del decennio 2011-2020. Analizzando la domanda per settore di consumo, l'incremento maggiore è come detto quello del termoelettrico: le centrali a gas hanno consumato 550 mln mc o il 25,6% in più di un anno fa. In rialzo anche il settore civile che con 3.544,1 mln mc cresce di 150 mln o di un 4,3% (+4% sulla media 2011-20). Stabile o in lieve calo reale l'industria, che con consumi con 1.213,5 mln mc segna un aumento nominale dello 0,4%, a fronte però di un giorno lavorativo in più (+1,3% sulla media del decennio). Passando all'offerta, all'opposto di quanto era avvenuto lo scorso anno gli alti prezzi stavolta non hanno frenato import a favore di un ricorso alle scorte, circostanza che avrebbe messo sotto ulteriore pressione i nostri stoccaggi, già meno pieni rispetto a un anno fa. Le importazioni sono invece aumentate assai più dei consumi (1,05 mld mc o il 22,1% in più a 5,819,1 mln mc, +13,3% sul decennio), limitando così finora i prelievi dagli stoccaggi, ridottisi di quasi 250 mln mc o del 13,2% rispetto a novembre 2020, pur restando nettamente al di sopra della media degli ultimi dici anni (+36%).

Fonte: Staffetta Quotidiana