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Petrolio, l’Aie si dissocia dal piano Usa sulle riserve

News internazionali
25 novembre 2021

Il piano anti Opec degli Stati Uniti non convince il mercato e nemmeno l’Agenzia internazionale dell’energia, che ha subito preso le distanze, preferendo esortare per l’ennesima volta i produttori anziché i consumatori di greggio. L’organismo è incaricato di gestire le riserve strategiche dei Paesi Ocse ma non è stato coinvolto – o più probabilmente non si è lasciato coinvolgere – nell’operazione. Il direttore generale Birol riconosce che i rincari di petrolio e gas rappresentano un fardello pesante e che i prezzi sono in zona di pericolo, ma esorta ad intervenire da un lato Opec+ e dall’altro la Russia, responsabili di creare <<tensioni artificiali sul mercato>> che si sommano alla forte ripresa della domanda. All’Opec+ viene chiesto di tener conto dei rischi per l’economia e di fare i passi necessari per dare conforto al mercato petrolifero globale e aiutare a far scendere i prezzi. La coalizione per ora tace. Il piano Biden comunque non ha fatto crollare i prezzi del greggio: il Brent si è consolidato a 82 dollari al barile. Gli ulteriori dettagli emersi hanno aumentato lo scetticismo sull’efficacia del rilascio delle riserve e i contorni dell’operazione restano fumosi.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 37)