Nessun segnale di abusi o manipolazioni sul mercato europeo dei diritti sulla CO2. Ad escluderlo è l’Esma, l’autorità che vigila sui mercati finanziari Ue, che sollecitata a indagare sull’ipotesi ha consegnato un rapporto preliminare che scagliona gli speculatori. Nelle stesse ore i permessi per inquinare hanno continuato a macinare record, spingendosi fino a sforare 70 euro per tonnellata. Nell’ultima settimana le European Union Allowances scambiate si sono apprezzate di oltre il 10% aggiornando più volte il massimo storico. Dal 2018 le EUA sono classificate come strumenti finanziari e soggette alle relative normative. Negli ultimi tre anni la presenza di operatori sul mercato è cresciuta e i prezzi hanno preso il volo. Ma l’Esma tende ad escludere che si siano verificati abusi, osservando che a trascinare i prezzi sono stati soprattutto i fondamentali economici e decisioni politiche, come quella di ridurre i permessi in circolazione. Il numero crescente di partecipanti al mercato di per sé non può essere considerato come prova di disordine nelle contrattazioni o di comportamenti abusivi. L’Esma si ripromette di approfondire l’analisi e presentare un quadro completo a inizio 2022.  

Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 24)