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Cartiere sotto shock energetico: impianti fermi con ordini record

News nazionali
24 ottobre 2021

E’ un mondo alla rovescia quello dell’industria cartaria. I risultati del 2021 hanno visto un incremento rilevante di volumi e fatturati, trainati soprattutto dal packaging. Una capacità reattiva che però è stata bloccata da una tempesta perfetta, che poco ha a che fare con la produzione e la domanda. A mettere in crisi le aziende sono stati l’aumento del costo dei trasporti intercontinentali: l’aumento delle materie prime e infine l’incremento eccezionale dell’energia. Il risultato è quindi questo: la produzione cresce, la domanda italiana ed estera pure ma le imprese che realizzano carte per servizi sanitari e alimentari devono ricorrere alle chiusure tattiche, sfruttando i giorni festivi. Oppure chiedendo la cassa integrazione. Si rinuncia, quindi, nella migliore delle ipotesi, al ciclo continuo. Nella peggiore delle ipotesi si fermano le linee produttive in attesa che la bolla speculativa di gas ed elettricità si plachi.  

Fonte: Il Sole 24 Ore- Sara Monaci (pag.14)