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Caro energia, Girotto rintuzza Confindustria sulla produzione nazionale di gas

News nazionali
21 ottobre 2021

Per il presidente della commissione Industria del Senato Gianni Girotto il rincaro del gas non si risolve mettendo mano ai giacimenti nazionali, ma investendo su rinnovabili, comunità energetiche ed efficienza. In una nota diffusa oggi Girotto ha infatti spiegato che il “forte aumento dei prezzi del gas che si è verificato negli ultimi mesi in Italia e in Europa” assomiglia ad una “tempesta perfetta”, in quanto si combinano “situazioni strutturali e congiunturali, che verosimilmente rischiano di perdurare. Il sistema economico nazionale, così come quello europeo è fortemente dipendente dal gas, e anche l'Italia pur disponendo di un sistema di infrastrutture per l'approvvigionamento e il trasporto diversificato e resiliente, alimentato prevalentemente con gas di importazione, non ha potuto sottrarsi alle dinamiche degli aumenti di prezzo". Non è mancata una stoccata a Confindustria che, nel corso delle audizioni di ieri sul decreto Bollette, ha proposto di sfruttare gli 80-90 miliardi di mc di gas presenti nei giacimenti italiani. Secondo la Commissione Europea, ha insistito Girotto, la transizione energetica è “il modo migliore per scongiurare altri shock in futuro; per questo deve essere accelerata, in linea con gli impegni internazionali sul clima e l'energia”. Allo stesso modo, ha puntualizzato, “la pensa la Iea, che tra l'altro negli anni passati era sempre stata ancora moderatamente pro-fossile e che ora invece nel suo ultimo recentissimo rapporto afferma con totale assolutezza che non ci dovranno essere ulteriori investimenti in fonti fossili. Sostenere le rinnovabili e investire su strumenti quali le comunità energetiche e il superbonus è la chiave per ridurre in modo strutturale i costi di gestione della rete e calmierare gli effetti della crisi in atto. Significa – ha concluso – passare a un modello rinnovabile, decentrato efficiente e pure molto più resiliente, legato a dinamiche economiche non rischiose".

Fonte: Staffetta Quotidiana