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Gas, Descalzi: Italia privilegiata, ma il mondo sconta calo di investimenti negli idrocarburi

News nazionali
15 ottobre 2021

"L'Italia sicuramente è in una posizione privilegiata perché ha un un accesso al gas in modo molto diversificato. Non c'è solo il gas che viene dal Nord, ma abbiamo anche il gas che viene dal Nord Africa, dall'Algeria e dalla Libia, e che viene anche dalle Lng, che viene per esempio da Damietta o dall'Angola o dalla Nigeria. Quindi, diciamo che il problema non penso che per l'Italia sarà che non avremo il gas, me lo auguro, su questo direi che sono ottimista". Lo ha detto l'a.d. di Eni, Claudio Descalzi, a margine della cerimonia di premiazione degli Eni Award al Quirinale, precisando che il problema, semmai, "sono i prezzi e i costi per avere questo gas perché per 6-7 anni gli investimenti sono diminuiti e poi il Covid ha accentuato questa riduzione. Abbiamo investito molto poco in tutta la parte upstream sia a olio che a gas e questo adesso si vede perché la domanda" è in ripresa. Stessa situazione per il gas nel quale "non vedo grossi investimenti né grosse produzioni. Il gas è in Nord Africa però ci vogliono gli investimenti così come nell'Africa Sub sahariana. C'è in Far East, c'è in Russia che è il primo produttore sicuramente via pipeline ma anche di Gnl. Ritengo che non sia una cosa che si risolve in pochissimo tempo. I grossi quantitativi di gas arriveranno quando il Qatar finalizzerà la prima fase" del suo grande progetto di gas naturale liquefatto "mi sembra 34-35 milioni di tonnellate all'anno. In quel momento, non so 2026, 2027, 2028 allora ci sarà l'ingresso di nuovi volumi che è l'unico modo per calmierare il prezzo", ha concluso.

Fonte: Staffetta Quotidiana