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Gas: forniture russe invariate, da ottobre l'Europa ha ridotto le richieste

News nazionali
15 ottobre 2021

Tornando ieri a intervenire pubblicamente sul tema del gas, il presidente russo Vladimir Putin non ha sciolto le incognite su quando e in che misura la Russia potrebbe aumentare i volumi forniti all'Europa per contribuire stabilizzare il mercato, come annunciato nei giorni scorsi. Secondo i dati degli operatori di rete, i flussi di gas russo in ingresso in Europa continuano a essere invariati dopo che il 6 ottobre Putin ha detto che l'ex Urss è pronto dare un contributo per frenare la corsa dei prezzi delle ultime settimane - che dopo le sue parole ha avuto una parziale inversione e si trova ora in un'apparente fase di attesa su valori comunque ancora molto elevati. Parlando ieri in una conferenza a Mosca, Putin ha negato ogni accusa che la Russia stia astenendosi dal fornire più volumi per fare pressione sull'approvazione del Nord Stream, all'esame delle autorità tedesche - "chiacchiere politicamente motivate", le ha definite secondo quanto riporta il Financial Times. Il presidente ha inoltre detto che la Russia sta "aumentando le forniture nella misura in cui i nostri partner lo stanno richiedendo. Non c'è stato un solo rifiuto" di fornire volumi previsti dagli accordi in essere, ha rimarcato. I dati dei gestori dei gasdotti mostrano anche che a partire dal 1 ottobre c'è stata una caduta di quasi due terzi dei volumi richiesti dagli importatori europei su uno dei tre maggiori assi di fornitura di gas russo all'Europa, la rotta bielorussa del gasdotto Yamal. Putin è tornato a sottolineare che per assicurarsi forniture i clienti europei dovrebbero firmare più contratti di lungo periodo. Con riferimento a volumi ulteriori, ha detto poi aggiunto che sarebbe lieto di discutere con la UE "azioni aggiuntive", senza però entrare in dettagli.

Fonte: Staffetta Quotidiana