Nuovi record di prezzo per elettricità e gas, piccole utility a rischio
Ieri mattina alle 12 si è chiusa la seduta della borsa elettrica per le forniture all’ingrosso della giornata successiva, con il prezzo medio nazionale arrivato a 211,5 euro per mille chilowattora. Il prezzo medio dell’anno 2020 era a 38,9 euro per mille chilowattora, un aumento quindi pari a cinque volte tanto. Il prezzo massimo invece si attesta sui 290,41 euro. Anche il metano ha toccato nuovi record, visto che ieri il prezzo è arrivato a 100 euro netti per mille chilowattora: negli ultimi tre anni il prezzo del metano si aggirava fra i 10 e i 30 euro per mille chilowattora. Soffrono meno i grandi produttori termoelettrici, che hanno una tastiera ricca di alternative tecnologiche come idroelettrico, solare, eolico e soffrono meno anche i produttori elettrici che integrano il metano acquistato ogni giorno con forniture pluriennali di gas a prezzo concordato in anticipo. Chi produce con carbone, come ENEL, riesce a sostenere meglio il colpo nonostante i rincari di questi mesi e a dispetto dei sovraccosti dati dalle quotazioni europee ETS per i diritti ad emettere in aria la CO2.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Jacopo Giliberto (pag. 19)