Dinanzi al forte aumento del prezzo dell’energia, la Commissione europea ha presentato ieri possibili misure d’emergenza da introdurre a livello nazionale. Bruxelles ha proposta l’acquisto in comune di gas. Il pacchetto, che verrà discusso nel Consiglio europeo previsto per la prossima settimana, rischia di deludere coloro che vorrebbero riformare radicalmente il mercato europeo dell’energia. La comunicazione contiene due parti. La prima stila una serie di misure di breve termine, la seconda provvedimenti di medio-lungo periodo. Sul primo versante non vi sono novità rispetto alle anticipazioni, si autorizzano i governi ad adottare misure di sostegno al reddito, ridurre l’imposizione e accettare dilazioni nel pagamento delle bollette. Per quanto riguarda la seconda “la Commissione esaminerà i possibili vantaggi dell’acquisto congiunto di stock di riserva di gas da parte di enti regolamentati o autorità nazionale per consentire di mettere in comune le forze e creare riserve strategiche. La partecipazione al sistema di acquisto congiunto sarebbe volontaria”. L’obiettivo è di avere maggiore peso contrattuale e affrontare cali di produzione dei fornitori. L’Esma dovrà indagare sulla speculazione finanziaria nel mercato Ets.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Beda Romano (pag. 7)