Lo shock energetico pesa come una spada di Damocle anche sopra il comparto del cemento. Oltre al prezzo del gas metano quintuplicato rispetto allo scorso anno e a quello dell’energia elettrica, la produzione soffre anche l’andamento del petcocke. Federbeton ha lanciato l’allarme sottolineando il rischio che la situazione si riveli insostenibile per i produttori che potrebbero presto decidere di delocalizzare la produzione. <<i tradizionali strumenti utilizzati per il contenimento dei costi appaiono oggi largamente insufficienti e occorre pensare a un aiuti in tema di compensazione almeno dei costi indiretti e della Co2. La tenuta del settore sia seriamente a rischio e alla luce del pacchetto di decarbonizzazione europeo sembrerebbe che i passaggi più difficili debbano ancora venire>> .
Fonte: MF – Angela Zoppo (pag. 2)
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Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore