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Gas, attesa per i volumi russi aggiuntivi

News internazionali
12 ottobre 2021

Alle parole del presidente russo Vladimir Putin, che mercoledì hanno raffreddato i prezzi impazziti del gas in Europa, non sono seguiti per ora effettivi incrementi di volumi forniti dalla Russia alla UE e il mercato si chiede quando ciò avverrà. La società di Stato Gazprom "risponderà prontamente" alle istruzioni impartite dal Cremlino, ha detto il rappresentate russo presso l'Unione Europea, Vladimir Chizov, al Financial Times di oggi, aggiungendo che probabilmente ciò avverrà "presto". Putin "ha dato alcune indicazioni a Gazprom di essere più flessibile. E qualcosa mi fa pensare che Gazprom ascolterà", ha detto Chizov al Financial Times. Più prudenti erano stati venerdì i rappresentanti della stessa Gazprom, che hanno avvertito che in ogni caso la società non manderà volumi aggiuntivi alla UE prima di aver completato la fase di iniezione negli stoccaggi, che tipicamente prosegue fino al 1 novembre. Il capo dipartimento di Gazprom Kiril Polous ha in particolare ribadito che al momento la società conferma il target di 183 miliardi di mc per le esportazioni verso l'Europa nel 2021 e che "la priorità numero uno" è raggiungere il livello di riempimento degli stoccaggi russi di 72 mld mc. L'ambasciatore Chizov, pur rigettando ogni accusa che la Russia abbia avuto un ruolo nella corsa dei prezzi dei queste settimane per non aver offerto volumi aggiuntivi oltre a quelli contrattuali, ha affermato che la scelta dell'Europa di trattare Mosca come un "avversario" non ha aiutato e che migliorare le relazioni politiche tra i due blocchi trattandola piuttosto come un "partner" aiuterebbe a risolvere più facilmente anche i problemi relativi al gas. La discesa del gas - che negli scambi di ieri per oggi era a 86 €/MWh al Psv italiano e a 88,4 al Ttf olandese - ha continuato a raffreddare anche io prezzi elettrici che, dopo aver toccato il picco di 307 € la scorsa settimana sulla borsa elettrica italiana, hanno aperto la nuova settimana rispettivamente a 203 e 218 € negli scambi per le giornate di oggi e di domani. In flessione anche i prezzi di Francia e Germania, che dopo aver toccato anch'essi i 300 euro giovedì, hanno aperto la settimana rispettivamente a 183-188 e 167 € circa. Anche la CO2 è scesa poco sotto quota 60 €/t.

Fonte: Staffetta Quotidiana