Nell’aprile del 2020, in piana emergenza pandemica, il petrolio era sceso sotto il valore di zero dollari al barile. I produttori avevano troppo greggio e dovevano trovare un modo per liberarsene. La situazione si ora capovolta e ieri il petrolio americano è riuscito ad assestarsi al di sopra degli 80 dollari, un livello che non si vedeva dal 2014. È giunto così al suo apice un rally che prosegue dallo scorso aprile. Le ragioni vanno trovate nell’aumento robusto della domanda, figlia dell’allentamento delle restrizioni e della ripresa della mobilità globale, in un conteso a offerta calmierata.
Fonte: MF – Marco Capponi (pag. 2)