Le piccole imprese pagheranno fino a 4.000 euro in più all’anno solo per l’elettricità. La stima arriva da Confesercenti, secondo la quale il “decreto taglia-bollette”, approvato dal Cdm il 23 settembre e pubblicato sulla G.U il 27 settembre, non basterà “ad evitare la stangata”. Questo aumento, informa una nota, potrebbe avere un impatto “notevole” sui bilanci delle micro attività, già alle prese “con una difficile ripartenza”. Nonostante l’intervento del Governo infatti, l’Arera ha ufficializzato un incremento di quasi il 30% sui prezzi per l’energia elettrica rispetto al trimestre precedente. Il DL, conclude la nota, ha “attenuato” la crescita dei prezzi, ma “l’aumento delle tariffe rischia di essere comunque molto pesante”. Per questo arriva la richiesta di un’azione più incisiva che passi dal taglio di “accise, Iva e addizionali regionali” e dall’aggregazione delle attività “in gruppi di acquisto”. Una proposta simile era stata avanzata pure durante l’assemblea generale di Confcommercio, tenutasi a Roma lo scorso mercoledì. Nella relazione del presidente, Carlo Sangalli, si legge infatti che sarebbe opportuno ridurre “i costi dell’energia anche con la riforma del finanziamento degli oneri generali di sistema”, che rappresentano circa “15 miliardi di euro” cioè “un quarto del totale della bolletta elettrica”.

Fonte: Quotidiano Energia