I paesi dell’Unione europea potrebbero presto attivare uno stoccaggio comune delle riserve di gas naturale per far fronte alle emergenze. Un modo per dare un segnale ai mercati ed evitare fibrillazioni sui prezzi , scongiurando così un’impennata delle bollette energetiche come sta avvenendo in queste settimane. Il piano è oggetto di valutazione a Bruxelles e sarà al centro del Consiglio europeo del 21-22 ottobre. Il sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola, ieri ne ha discusso con la Commissione. Gli uffici dell’esecutivo Ue stanno approfondendo gli aspetti tecnici e i primi riscontri sono positivi. La proposta è più fattibile rispetto a quella presentata dalla Spagna. Una proposta simile era stata presentata dall’allora premier polacco Donald Tusk, senza però decollare. Nel frattempo la Commissione lavora anche a una serie di linee guida per fornire agli stati alcuni strumenti da usare nell’immediato per ridurre l’impatto sociale del caro-bollette. Del pacchetto si sta occupando in particolare la Commissaria all’energia Kadri Simson, in stretto contatto con la Presidente Ursula Von der Leyen. Inoltre la commissione produrrà una diagnosi del problema per analizzare le esatte cause dell’aumento del costo dell’energia, che potrebbe durare fino alla prossima primavera.

Fonte: La Stampa – Marco Bresolin (pag. 16)