Skip to main content

L’industria di Sassuolo spende il 20% in energia

News nazionali
29 settembre 2021

Se il progetto pilota Snam-Iris Ceramiche di realizzare una fabbrica alimentata a idrogeno verde, autosufficiente dal punto di vista energetico e a zero impatto, confermerà le attese, il distretto di Sassuolo potrebbe archiviare presto tra le sfide vinte la battaglia sui costi energetici e le emissioni di CO2, combattuta da anni con un’escalation legata all’esplosione dei prezzi della materia prima, al raddoppio dei costi Ets e alla stretta imposta con il Fit for 55. Fattori che hanno portato Confindustria Ceramica a suonare l’allarme per la sopravvivenza del Made in Italy. Come ribadito dal Presidente Giovanni Savorani si rischia di chiudere le fabbriche per rispettare i limiti imposti dall’Europa. Il 20% del costo di una piastrella è oggi rappresentato dalla bolletta ma l’aspetto inquinante è stato mitigato da anni di investimenti tecnologici record, tanto che l’aria del distretto è più pulita dei centri vicini. Gli imprenditori del settore stanno chiedendo a Bruxelles di proibire le speculazioni finanziarie sulle quote di emissioni e concedere più tempo per arrivare salvi al momento in cui saranno disponibili alternative energetiche green.    

Fonte: Il Sole 24 Ore – Ilaria Vesentini (pag. 18)