Il prezzo del petrolio è ai massimi da tre anni e sono temuti altri rialzi. Nella giornata di ieri, la quotazione del Brent ha sfiorato gli 80 dollari al barile, ed il WTI si è portato ben oltre la soglia psicologica dei 75 dollari al barile. Secondo Goldman Sachs, il riferimento europeo arriverà facilmente a scambiare a 90 dollari al barile nel giro di un paio di mesi, mentre altri hanno già segnalato il rischio di un ritorno a quotazioni a tripla cifra. Fiammate oltre i 100 dollari non sono da escludere il prossimo anno, soprattutto se si avrà un inverno molto freddo che costringerà ad un elevato consumo di combustibili per il riscaldamento.
Fonte: Il Sole 24Ore – Sissi Bellomo (pag.5)
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