La transizione energetica italiana punta sui nuovi tipi di propellente con applicazioni che vanno dall’industria pesante ai trasporti, e le autorità regolatorie si stanno di conseguenza organizzando. L’idrogeno sta acquisendo sempre più peso nel paniere energetico destinato a traghettare le economie verso un modello di sviluppo più sostenibile, con applicazioni che vanno dall’industria pesante ai trasporti. Sono circo 5 i gigawatt di nuova capacità di elettrolisi da realizzare entro il 2030 secondo il PNRR, che destina complessivamente 3,6 miliardi di euro all’idrogeno, con la parte preponderante (circa 2 miliardi) riservata all’utilizzo dell’idrogeno nell’industria pesante, come la raffinazione del petrolio o le acciaierie, dove spesso viene ancora utilizzato il carbone. Poco più di 200 milioni di euro serviranno a creare stazioni di rifornimento a base di idrogeno per il trasporto stradale, con l’intento di arrivare al 5-7% del segmento autocarri nell’arco di un decennio.
Fonte: La Repubblica, A&F – Luigi Dell’Olio (pag. 34)
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato
Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore