Non sono solo i consumatori a dover far fronte al caro energia. Effetti almeno altrettanto gravi rischiano infatti di abbattersi sui fornitori di energia, in particolare su quelli che si sono impegnati a consegnare elettricità e gas a un prezzo fisso o comunque assai più basso di quello attuale e si trovano a corto di coperture. Nel Regno Unito il dossier è già all'attenzione del governo. Mentre sono già cinque i fornitori che hanno dovuto chiudere i battenti dall'inizio di agosto, nel fine settimana, sottolinea il Financial Times, i rappresentanti del settore hanno illustrato al ministro dell'Energia Kwasi Kwarteng la possibilità che per fine anno restino in attività solo 6-10 operatori della vendita al dettaglio di energia, sui 55 attualmente operativi. I fallimenti lascerebbero una quantità di clienti senza fornitore, clienti “indesiderabili” in questo momento in quanto andrebbero riforniti a prezzi che non coprono i costi. Per questo i grandi fornitori hanno messo sul tavolo alcune proposte, dal sostegno finanziario da parte dello Stato alla costituzione di una “bad bank” per i clienti rimasti senza fornitore, fino all'ingresso dell'autorità indipendente Ofgem nella gestione delle società in dissesto.

Fonte: Staffetta Quotidiana