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S&P, prezzi energia elevati fino al 2023

News nazionali
21 settembre 2021

S&P Global Ratings ha rivisto al rialzo fino al 10% le sue ipotesi di base per i prezzi dell'energia in cinque dei principali mercati europei nel periodo 2021-2023 rispetto a quelle formulate a gennaio 2021. Alla base della decisione, informa l'agenzia, ci sono prezzi delle materie prime più elevati e chiusure anticipate di impianti di generazione convenzionale (in particolare nucleare e carbone) nei prossimi tre anni, nell'ambito delle politiche energetiche di decarbonizzazione in tutta Europa. Allo stesso tempo, rileva S&P, il ritmo di messa in servizio dei progetti rinnovabili non sarà sufficiente a compensare la perdita di capacità convenzionale. Ciò renderà più teso l'equilibrio tra domanda e offerta nei prossimi tre anni, ha affermato S&P Global Ratings in un rapporto pubblicato oggi. Secondo S&P nel periodo considerato il gas manterrà le proprie posizioni a fronte dell'espansione delle rinnovabili e della contrazione di nucleare e carbone. Quest'ultimo a dispetto della "mini-ripresa" in atto quest'anno, proseguirà la propria discesa, come pure l'atomo, che terrà le posizioni in Francia ma risentirà delle chiusure attese in Germania e Belgio. Nel frattempo le rinnovabili vedranno il solare FV raddoppiare a 256 GW installati a fine 2026 contro i 130 GW di fine 2020, con aumenti del 100% in tutti i mercati nazionali considerati eccetto Italia e UK. Nel contempo l'eolico resterà la tecnologia rinnovabile dominante. A livello generale, aggiunge S&P, "gli operatori energetici europei beneficeranno di questo contesto di prezzi elevati. Questo perché i loro portafogli di generazione sono quasi completamente coperti per quest'anno, dopodiché beneficeranno di prezzi più alti, supportando così gli investimenti nella transizione energetica. Ciò è positivo anche per lo sviluppo di un mercato europeo degli accordi di acquisto di energia (PPA) per le energie rinnovabili, grazie a prezzi d'esercizio favorevoli e buoni margini, sebbene aumenti la pressione sui produttori con portafogli di generazione limitati". "Gestire l'impatto sociale della transizione energetica - conclude S&P - è un pilastro fondamentale delle politiche climatiche europee".

Fonte: Staffetta Quotidiana