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Gas, nuovo balzo del 15% Mosca riduce ancora l’offerta

News nazionali
21 settembre 2021

La Russia non ci fornirà più gas con l’arrivo dell’autunno. I flussi via gasdotto diventeranno ancora più scarsi a ottobre, con l’avvio dell’anno termico. Gazprom ha prenotato capacità di trasporto in misura inferiore al temuto: appena un terzo rispetto alla disponibilità per l’accesso via Germania e zero via Ucraina. Per il mercato è stato l’ennesimo shock. Il prezzo del gas si è impennato di oltre il 15% al Ttf fino a superare 75 euro per Megawattora. A temperare i rialzi è intervenuta la Norvegia che si è finalmente decisa ad aprire i rubinetti per contrastare la crisi energetica. Equinor ha ottenuto il via libera dal Governo per incrementare la produzione e l’export di 2 miliardi di metri cui di gas l’anno. Ma le forniture extra da Oslo non basteranno a soddisfare la sete di gas dell’Europa. Se la Russia è avara di gas, l’offerta è scarda anche da altre origini. Il Gnl va quasi del tutto in Asia, dove i prezzi sono più alti. Gli Stati Uniti sembrano aver dimenticato l’aspirazione a esportare “molecole di libertà”: con la bolletta sale la voglia di protezionismo e l’Industrial Energy Consumers of America ha chiesto al dipartimento dell’Energia di imporre limiti all’export per tutelare l’interesse delle imprese locali.

 Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 4)