IEA, una road map in 400 tappe per azzerare le emissioni nel 2050
Il piano dell’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede di annullare gli investimenti nelle fonti fossili (petrolio, gas, carbone) dal 2022, accelerare su rinnovabili, in primis solare ed eolico, e soprattutto ammodernare gli impianti. E’ questa la strada che i governi del mondo dovrebbero seguire per azzerare le emissioni nette di biossido di carbonio entro il 2050. Un obiettivo ambizioso ma compatibile con quello delineato dall’accordo di Parigi, ovvero contenere entro 1,5° C l’aumento delle temperature a livello globale osservato a fine secolo rispetto ai livelli pre-industriali. La IEA ha tracciato una road map con 400 tappe fondamentali contenute nel rapporto “ Net Zero by 2050”: innanzitutto secondo l’agenzia i governi devono agire rapidamente e devono investire come mai fatto prima per trasformare i sistemi energetici che compongono le nostre economie. Il decennio in corso, che porta al 2030, deve essere di espansione e di innovazione, perché circa la metà della riduzione di gas climalteranti deriva da tecnologie che oggi sono in fase di prototipi. Sono 7 le linee di intervento previste dal piano: efficienza energetica, elettrificazione, rinnovabili, idrogeno, sistemi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, bio-energie e cambiamenti negli stili di vita. Per ridurre del 55% le emissioni di gas climalteranti e per azzerarle entro il 2050, l’Italia ha indicato la sua strategia nel PNRR, approvato dal Parlamento a fine aprile. Il documento programmatico si articola in 6 missioni, con la seconda che riguarda la rivoluzione verde e transizione ecologica.
Fonte: La Repubblica, A&F – Vito de Ceglia (pag. 32)