Gas, com'è cambiato il mix di importazione italiano dopo l'avvio del Tap
Il gasdotto Tap che da fine 2020 porta in Europa il gas dell'Azerbaigian ha festeggiato ieri i primi 5 miliardi di mc di gas portati al confine con la Grecia. Per quanto riguarda l'Italia, approdo ultimo del tubo, i volumi al 15 settembre ammontavano a 4,48 mld mc, pari al 9,3% dei consumi italiani del periodo. Nell'immagine a fianco un colpo d'occhio su come è cambiato il mix di approvvigionamenti italiano dall'avvio del Tap a Capodanno fino a fine agosto, rispetto all'anno 2019, caratterizzato da una domanda analoga al 2021. Come si può notare, le novità più rilevanti nel confronto tra i due anni sono il crollo delle importazioni dal Nord Europa, 7,3 mld mc in meno rispetto agli 8,4 del 2019, che oltre alla riduzione della produzione olandese e alle strozzature sul gasdotto Transitgas hanno sofferto appunto la concorrenza di prezzo del Tap - il cui gas è prezzato a sconto sul mercato spot. L'avvio del gasdotto ha coinciso con un sostanziale azzeramento del delta prezzo Italia Olanda e ha fatto registrare occasionali ma significative esportazioni di gas dall'Italia sulla frontiera Svizzera.
Fonte: Staffetta Quotidiana