Le rinnovabili sono la cura per i picchi di prezzo che oggi colpiscono famiglie e imprese consumatrici, ma dove sono le quantità che servirebbero per fermare il trend? Se lo chiedono polemicamente le industrie energivore del Tavolo della Domanda di Confindustria, commentando in una nota recenti interviste dei vertici di Enel e Terna. "Il percorso di decarbonizzazione - scrive il Tavolo - sia concreto ed eviti di disperdersi in un inutile esercizio di comunicazione ideologica, che spinge i titoli delle aziende energetiche quotate, ma rischia di compromettere l'economia reale della manifattura". Il rally dei prezzi dell'energia, proseguono le industrie, "non sarà calmierato dai 7 GW/anno di nuove Fer del Pniec come sostiene il direttore di Enel (Carlo) Tamburi, perché purtroppo l'evidenza dei fatti dimostra che le possibilità di sviluppo italiane, almeno nell'immediato, sono inferiori di almeno un ordine di grandezza". Nel frattempo, rimarca la nota, "da gennaio partirà l'applicazione sulla bolletta di una nuova componente, il capacity market, che peserà per circa 2 mld €".

Fonte: Staffetta Quotidiana