In settembre si è registrato il secondo aumento mensile consecutivo, ancorché modesto, dei consumi italiani di gas naturale dovuto interamente a industria e termoelettrico, mentre i consumi civili sono rimasti stabili. Secondo le elaborazioni della Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, nel mese appena concluso l'Italia ha consumato 4.785,3 milioni di mc di gas, in aumento dell'1,5% su settembre 2019 e del 6,5% sulla media del decennio 2010-2019. Analizzando la domanda per settore di consumo, l'incremento, di soli 70 mln mc circa, è da imputare al termoelettrico, cresciuto di un 1,6% a 2.337,1 (+9,6% sulla media decennale), e all'industria, in ripresa di un 2% su settembre 2019 a 1.158 mln mc (+3,1% sul decennio). Quasi invariata invece la domanda civile, che cresce di uno 0,2% a 1.094,3 mln (+1,6% sulla media 2010-19). Passando all'offerta, in controtendenza sull'aumento dei consumi le importazioni sono diminuite di un 3,7% a 5.272,9 mln mc (+4,9% sulla media 2010-19) il che, insieme a un nuovo calo a doppia cifra della produzione interna (-13,8% a 302,7 mln mc, -43,7% sulla media decennale), si è tradotto in una forte frenata delle iniezioni nette in stoccaggio (-28,9% a 790,3 mln mc, -26% sulla media 2010-19). Del resto il 1° settembre le scorte italiane erano già piene al 93,2% contro il 91,1% del 1° settembre 2019, e a fine mese risultavano riempite al 98,2% contro il 96,9% del 2019 con circa 280 mln mc in più (dati Gie).

Fonte: Staffetta Quotidiana