Spunta la sterilizzazione dell’Iva per frenare i rincari delle bollette
Per fronteggiare i forti rincari delle bollette previsti per l’autunno, il governo studia un intervento sulla componente fiscale pagata dai consumatori del mercato tutelato (famiglie e micro-imprese) con le tariffe dell’energia. L’opzione preferita dal MISE sarebbe quella di una sterilizzazione dell’IVA in relazione all’incremento tariffario. Tra le alternative in esame c’è anche un intervento una tantum per ridurre gli oneri in bolletta, come fatto a luglio. Si sta comunque accelerando per trovare una misura urgente da approvare prima dei rincari che scatteranno il 1° ottobre e un veicolo utile potrebbe essere l’eventuale decreto fiscale di cui si parla da alcune settimane. La discesa in campo anche del MEF conferma l’assoluta urgenza del dossier e la volontà di provare a mettere in campo da subito una contromisura per attutire l’impatto dei rincari, i cui contorni definitivi saranno indicati dall’ARERA alla vigilia del prossimo aggiornamento trimestrale, vale a dire a fine mese. Come detto, tra le ipotesi al vaglio resta in piedi una via alternativa sul modello di quanto predisposto a luglio quando, per attutire l’impatto sulle tariffe, l’esecutivo sfornò una manovra da 1,2 miliardi ridimensionando significativamente gli oneri generali relativi al sostegno delle rinnovabili e dimezzando, di fatto, l’incremento definitivo al 9,9%.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Celestina Dominelli (pag. 3)