La campagna d’Africa dell’Eni
L’addio al petrolio fissato al 2050 non ammette ripensamenti, ma non prevede nemmeno uno stop delle attività esplorative e produttive. La conferma arriva dalla scoperta record appena annunciata dal gruppo Eni nell’offshore della Costa d’Avorio, che vale almeno 1,5-2 miliardi di barili. A testimoniare quanto siano determinanti i combustibili fossili c’è anche il recupero della Libia e l’azienda non intende cedere posizioni. Alessandro Puliti della direzione Natural Resources afferma che rispetto alla transizione ecologica <<non c’è alcuna contraddizione, senza esplorazione e produzione, le riserve di idrocarburi declinerebbero più velocemente rispetto ai tempi che la transizione richiede per compiersi. La chiave è indirizzare i capex verso progetti sempre più mirati e selezionati>>. In coerenza con gli obiettivi low carbon vanno inoltre accorciati i tempi per l’avvio della produzione.
Fonte: MF – Angela Zoppo (pag. 7)