Skip to main content

Corte UE “boccia” la Germania su unbundling e indipendenza del regolatore

News internazionali
03 settembre 2021

La Corte europea di giustizia ha censurato la Germania sulla trasposizione delle direttive energia del 2009, le numero 72 e 73 su mercato elettrico a gas, in materia di unbundling delle imprese verticalmente integrate e di terzietà dell'authority dell'energia Bundesnetzagentur. La Corte UE accoglie quattro censure della Commissione europea contro la legge sull’uso razionale dell'energia con cui Berlino aveva recepito le due direttive del cosiddetto "Terzo Pacchetto" energia. In particolare su un primo aspetto la Corte censura la scelta della Germania di limitare la nozione di impresa verticalmente integrata (Ivi) alle imprese che svolgono le loro attività all'interno dell'Unione. Potrebbero infatti sussistere conflitti di interesse tra un gestore del sistema di trasmissione stabilito nell'Unione e produttori o fornitori di energia elettrica o di gas naturale che svolgono attività in tali settori al di fuori della medesima". In secondo luogo, in tema di unbundling, la Corte contesta come nell'ambito dell'indipendenza del personale e dei dirigenti del gestore del sistema di trasmissione, la normativa tedesca prevede l'applicazione delle direttive in materia di periodi transitori, relative al cambio di funzione nell'ambito dell'Ivi, limitatamente alle parti dell'Ivi che svolgono le loro attività nel settore dell'energia elettrica. Accolta anche la terza censura della Commissione secondo cui le disposizioni delle direttive che vietano di possedere determinati interessi o di ricevere determinati vantaggi finanziari da una parte dell'Ivi sono state trasposte solo in misura limitata nella normativa tedesca, senza applicarsi alle partecipazioni detenute dai dipendenti del gestore del sistema di trasmissione. Riguarda infine l'authority la quarta censura della Commissione, anch'essa accolta alla Corte, secondo la Germania ha violato le competenze esclusive dell'Autorità nazionale di regolazione dettate dalle direttive, attribuendo al governo federale la determinazione delle metodologie per calcolare o per stabilire le condizioni di connessione e di accesso alle reti nazionali, ivi comprese le tariffe applicabili. La Corte precisa che la piena indipendenza delle Anr è necessaria per garantire che esse siano imparziali e non discriminatorie nei confronti dei soggetti economici e dei soggetti pubblici.

Fonte: Staffetta Quotidiana