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L’uragano Ida si abbatte sulla produzione oil degli Usa

News internazionali
31 agosto 2021

L’uragano Ida si è abbattuto con forza sulle coste della Louisiana, con venti che hanno toccato i 241 km/h. La tempesta ha provocato un blackout che ha interessato oltre 740.000 abitazioni (in particolare a New Orleans) e ha travolto sulla sua strada varie piattaforme offhsore e sei raffinerie, rallentando o bloccando la produzione nella zona. Ida ha toccato terra domenica, causando con le conseguenti chiusure la perdita di 1,74 milioni di barili di petrolio, una quantità superiore all’intera produzione giornaliera del Messico. Sei raffinerie, che mediamente trasformano 1,92 mln b/g di petrolio in benzina, sono rimaste ferme o hanno dovuto ridurre la propria lavorazione. Per quel che riguarda le piattaforme offshore, le compagnie dovranno effettuare nelle prossime ore tutte le indagini e i controlli necessari per valutare i danni e capire quando potranno riprendere le attività. Nel frattempo ieri sono rimasti chiusi pure una dozzina di porti commerciali, tra cui il Louisiana offshore oil port (Loop), uno tra i più grandi terminal privati di esportazione e importazione di greggio in tutti gli Stati Uniti. Anche Colonial Pipeline, il principale oleodotto degli States, è stato costretto a interrompere una parte delle consegne di carburante. Le sue linee riforniscono attualmente quasi la metà della benzina utilizzata nella costa orientale del Paese. La previsione di questa serie di difficoltà ha spinto i prezzi verso l’alto nell’ultima settimana, con il Brent che si attesta attualmente in leggera crescita a quota 73,03 $/b (dopo aver sfondato quota 73,60), mentre il Wti si scambia in lieve aumento a 68,98 $/b (dopo aver sfiorato i 70 $/b). Un impatto sull’andamento dei mercati potrebbe averlo anche l’ormai imminente vertice Opec+, fissato a mercoledì 1° settembre, dopo il sofferto accordo su un graduale aumento della produzione raggiunto a luglio. Secondo quanto riportato da Reuters, è probabile che nel prossimo incontro verrà confermata la politica dei mesi precedenti, nonostante l’incertezza legata alla recrudescenza della pandemia e l’aumento dei prezzi della scorsa settimana (proprio in previsione dei blocchi della produzione legati all’uragano Ida).

Fonte: Quotidiano Energia