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Trivelle, il Governo stringe sul piano per le aree idonee ma la maggioranza è divisa

News nazionali
25 agosto 2021

L’obiettivo del governo è quello di chiudere il cerchio entro il 30 settembre per recuperare i ritardi accumulati. Perché la genesi del Pitesai è stata molto travagliata. Il governo sta cercando una faticosa quadratura del cerchio che dovrà tenere conto dell’esito della consultazione pubblica sul Piano con chiusura prevista il 14 settembre. Per l’adozione servirà un’intesa forte tra lo Stato e la Conferenza Unificata e il passaggio con le regioni potrebbe allungare i tempisenza contare i riverberi causati falle profonde divisioni all’interno della maggioranza. I cinquestelle sono da sempre schierati contro nuove trivellazioni, mentre la lega preme per una celere ripartenza. Il piano non contiene indicazioni stringenti sulle aree in cui si potrà tornare a fare attività di ricerca e estrazione, ma si limita a fornire alcuni criteri per identificarle. Nelle zone oggi prive di titoli minerari si potrà ad esempio presentare nuove domande solo se finalizzate alla ricerca di giacimenti di gas. Riprenderanno poi anche i permessi di ricerca vigenti o in proroga. Nelle aree non idonee non si accetteranno nuovi permessi e le zone aperte saranno riperimetrate per escludere aree non idonee. C’è poi il capitolo delle concessioni vigenti o in fase di proroga.

Fonte: Il Sole 24 Ore– Celestina Dominelli (pag. 14)