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Idrogeno, “il trasporto via tubo può essere competitivo”

News internazionali
15 giugno 2021

A determinate condizioni, il trasporto di idrogeno verde su lunghe distanze, tramite tubo, liquefazione o ammoniaca, potrebbe essere competitivo rispetto alla produzione in loco. In particolare, fino a tremila chilometri il tubo è il modo più economico per trasportare l'idrogeno, mentre su distanze più lunghe sono più competitivi la liquefazione e la trasformazione in ammoniaca. È quanto sostiene il Jrc, il centro di ricerca della Commissione europea, in un documento politico (policy brief) pubblicato venerdì. L'importazione di idrogeno da luoghi con risorse energetiche rinnovabili più economiche, si legge nella nota Jrc, potrebbe essere un'alternativa alla produzione locale ma comporterebbe costi di trasporto più elevati. Per il trasporto l'idrogeno viene compresso, liquefatto o convertito in ammoniaca o altro vettore chimico. Una delle opzioni per consentire il trasporto a lunga distanza dell'idrogeno è l'adattamento dei gasdotti esistenti. Per il trasporto a lunga distanza all'interno dell'UE, questa, scrive il Jrc, è la soluzione più competitiva, se disponibile, mentre i vettori chimici come ammoniaca o idrogeno organico liquido (Lohc) sono più competitivi solo sulle distanze più lunghe, ad esempio dal Cile o dall'Australia, e in ogni caso oltre i 3.000 km. Il documento chiede sostegno per studiare la fattibilità dell'adattamento dei tubi e che la definizione, la certificazione e l'etichettatura dell'idrogeno rinnovabile riguardino l'intera catena di distribuzione, per garantire un monitoraggio accurato delle emissioni associate alle catene di distribuzione dell'idrogeno su larga scala. Secondo il Jrc, inoltre, servono dati più chiari sui costi di produzione in luoghi con maggiori risorse rinnovabili a buon mercato e sulla domanda europea futura di prodotti chimici basati sull'idrogeno verde.

Fonte: Staffetta Quotidiana